Il rating è un elemento essenziale nel sistema di valutazione del rischio di credito. Le banche utilizzano il rating per assegnare a ogni cliente-azienda un giudizio sintetico sul grado di rischiosità, ossia sulla probabilità che l’impresa onori i propri impegni finanziari.
L’indicatore rappresenta un elemento chiave nei processi decisionali delle banche, influenzando l’accesso al credito, la definizione dei tassi d’interesse applicati e delle altre condizioni di credito, nonché le politiche di gestione del capitale regolamentare.
Conoscere il meccanismo di attribuzione del rating e le variabili utilizzate nella sua determinazione è fondamentale per ogni impresa che desidera migliorare il proprio posizionamento finanziario e accedere al credito in modo efficiente.
- Gli Accordi di Basilea
- Come calcolare il Rating di Controparte?
- La Scala dei Rating
- Perché un’azienda può avere Rating differenti da Banche diverse?
Il ruolo degli Accordi di Basilea nell’attribuzione del Rating
L’evoluzione normativa internazionale, con l’introduzione del framework di Basilea III e l’implementazione progressiva di Basilea IV (in fase di adozione), ha reso la gestione del rischio di credito più stringente e sofisticata. Le banche possono ora scegliere tra diversi approcci nella determinazione del capitale da accantonare a fronte del rischio di credito:
- Metodo Standardizzato: si basa su rating esterni forniti da agenzie accreditate (ECAI).
- Metodo IRB Foundation: la banca stima internamente la probabilità di default (PD), mentre altri parametri (LGD, EAD) seguono valori regolamentari.
- Metodo IRB Advanced: tutti i parametri vengono stimati internamente dalla banca, previa autorizzazione dell’autorità di vigilanza (Banca d’Italia).
Questi metodi permettono alle banche di calibrare in modo più preciso il rischio effettivo, migliorando l’efficienza nella gestione patrimoniale e nella concessione del credito.
Cos’è il Rating di Controparte e come viene calcolato?
Il Rating di Controparte (attribuito dalla banca) rappresenta una valutazione del rischio di credito associato a una specifica controparte e indica la sua affidabilità creditizia. Si tratta di una stima della Probabilità di Default (PD) della controparte entro un determinato orizzonte temporale, di norma 12 mesi.
Il calcolo del rating avviene tramite modelli avanzati, che integrano tra loro diversi dati (le variabili del rating) che si suddividono in 3 categorie principali:
- variabili quantitative: indicatori di bilancio, fatturato, EBITDA, flussi di cassa, indicatori di liquidità;
- variabili qualitative: il settore di appartenenza, il posizionamento di mercato, management e governance, il business model, le relazioni con clienti e fornitori, la reputazione dell’impresa;
- variabili andamentali: storico dei pagamenti, relazione con la banca, presenza di insoluti o sconfinamenti, comportamento in Centrale Rischi.
L’importanza attribuita a ciascuna variabile dipende dalla classe di clientela: per le grandi imprese prevalgono gli aspetti quantitativi, mentre per le microimprese e il retail si tende a dare maggiore rilevanza agli aspetti andamentali e qualitativi.
Meccanismi di attribuzione del Rating: le Scale di Rating
L’esito del processo di attribuzione del Rating viene espresso secondo una scala di classificazione. Più precisamente, il giudizio assegnato alla controparte, nel processo di attribuzione del rating, viene sintetizzato in una scala predefinita, utilizzata dalla banca per classificare la rischiosità del cliente.
Le scale di Rating possono variare da un Istituto Bancario all’altro e solitamente sono strutturate in
- Scala Numerica: spesso da 1 a 11 o fino a 17 livelli di rating, dove valori più bassi indicano migliore affidabilità creditizia;
- Scala Alfabetica: simile a quella delle agenzie di rating esterne (AAA, AA, A, BBB, BB, etc.);
- Scala Alfanumerica: combina lettere e numeri per una maggiore granularità (ad es. Aa1, Baa3).
Ogni classe può avere dei “notches” o sottoclassi che consentono una distinzione più fine del rischio (es. rating 4+, 4, 4-). A ciascun livello della scala di Rating è associata una determinata Probabilità di Default (PD), aggiornata su base statistica e regolamentare.
L’assegnazione della classe di Rating non è un’opinione soggettiva, ma il risultato di un processo di valutazione basato su modelli interni, che incorporano dati quantitativi, qualitativi e andamentali.
Qual è la frequenza di aggiornamento del Rating?
Il rating attribuito inizialmente alla controparte durante la prima erogazione del credito ha una durata tipica di 12 mesi, ma può essere aggiornato con cadenze periodiche, spesso mensili o trimestrali, in base alla politica interna dell’istituto.
Esistono 2 principali momenti di valutazione:
- Rating di Primo Affidamento: assegnato all’apertura del rapporto ed è basato su un’analisi completa del cliente;
- Rating di Monitoraggio: aggiornato periodicamente per riflettere i cambiamenti nella situazione economico-finanziaria del cliente.
Il rating interno è utilizzato non solo per fini autorizzativi ma anche per finalità gestionali, consentendo alla banca di monitorare i rischi in portafoglio e intervenire tempestivamente in caso di deterioramento del merito creditizio.
Perché un’azienda può ricevere Rating differenti da Banche diverse?
Un aspetto spesso sottovalutato è che la stessa azienda può ricevere rating differenti da Istituti di Credito diversi. Questo accade perché i modelli interni di rating sono proprietari e riflettono le strategie di rischio della singola banca. Le principali cause di divergenza includono
- pesi diversi assegnati alle variabili rating, per esempio in base al segmento di clientela o all’approccio gestionale;
- differenze nelle informazioni disponibili, come aggiornamenti contabili, andamentali o reputazionali;
- discrepanze nella valutazione delle componenti qualitative, come governance, settore di attività o posizionamento sul mercato;
- utilizzo di scale differenti (numeriche, alfabetiche, alfanumeriche).
Questa frammentazione rende difficile, per non dire impossibile, per le imprese comprendere nel suo complesso il proprio posizionamento creditizio nel sistema bancario.
Ecco perché abbiamo sviluppato nella nostra piattaforma proprietaria una funzionalità dedicata al monitoraggio e all’analisi dei Rating arricchita da un plus valore, che altre piattaforme similari non hanno, ossia la Scala dei Rating con visione andamentale nel tempo! Inoltre ogni mese potrai scaricare dei Report dettagliati => Analisi e Monitoraggio Rating