Kalaway • 18 Marzo 2022

La curva dei rendimenti, impatti su economia e aziende

Comprendere ed Interpretare le dinamiche che regolano l’andamento dei tassi di interesse può essere complesso e disorientante.

Comprendere ed Interpretare le dinamiche che regolano l’andamento dei tassi di interesse può essere complesso e disorientante. Uno degli strumenti chiave per leggere le dinamiche degli investimenti a reddito fisso (e quindi dei finanziamenti) è la Yield Curve, o Curva dei Tassi d’Interesse.

In questo approfondimento vedremo:

  • La Yield Curve
  • Le 3 forme più comuni
  • La Yield Curve ai tempi del COVID

La Yield Curve

La Yield Curve o “Curva dei Rendimenti”, meglio conosciuta anche come Curva dei Tassi d’Interesse, permette agli investitori in Bond (obbligazioni) di confrontare investimenti simili ma con diverse date di scadenza come mezzo per bilanciare il rapporto rischio-rendimento. Gli investitori osservano la forma che la curva assume nel tempo per aiutare a prevedere i tassi di interesse futuri.
La curva dei rendimenti si disegna tracciando diverse date di scadenza (maturity) in funzione dei rendimenti.

La visualizzazione dei rendimenti su diverse scadenze aiuta gli investitori a misurare i rischi e i potenziali rendimenti di titoli di Stato e Corporate Bond. Rendimenti più bassi sono tipicamente associati a scadenze più brevi e rendimenti più alti a scadenze più lunghe: gli investitori usano la curva dei rendimenti come riferimento per qualsiasi tipo di investimento a reddito fisso. Di conseguenza, la forma della curva aiuta a fornire informazioni sul futuro dei tassi di interesse. Per un’impresa, conoscere questo dato permette di comprendere i diversi tassi di interesse associati a finanziamenti di diversa scadenza, e quindi di conoscere le dinamiche che impattano il costo del debito.

Le 3 forme più comuni

La curva dei rendimenti può avere 3 forme diverse – inclinata verso l’alto o positiva, inclinata verso il basso o invertita, o piatta.

Di solito la curva dei rendimenti è inclinata verso l’alto, il che significa che di solito ci si aspetta che gli investimenti a lungo termine rendano di più di investimenti comparabili a breve termine. Da una prospettiva macroeconomica, questo significa anche che gli operatori finanziari si aspettano un certo livello di crescita nel futuro, che potrebbe causare un certo livello di inflazione e quindi un aumento dei tassi di interesse. Un tasso d’interesse più alto significa un aumento del rischio atteso, e quindi una maggiore ricompensa attesa (sotto forma di rendimento più alto).

Seguendo questo ragionamento, è facile capire quali circostanze o insieme di aspettative possono portare alla formazione di una curva dei rendimenti verso il basso. Quando i rendimenti per le scadenze più lunghe sono più bassi rispetto a quelli di investimenti a breve termine, significa che gli operatori si aspettano un rallentamento dell’economia o una vera e propria recessione. Se il mondo si aspetta tassi più bassi in futuro, nessun prestatore offrirà alti tassi di interesse sulle scadenze più lunghe (tutti vorrebbero comprarli con queste aspettative) e quindi gli investitori ricorreranno a comprare obbligazioni a scadenza più breve, contribuendo all’abbassamento della “coda” della curva e l’innalzamento dei tassi a breve. L’inversione della curva è quindi rappresentata come un indicatore chiave per prevedere periodi di decrescita e recessione.

Una curva piatta infine indica rendimenti quasi identici indipendentemente dalla scadenza dell’investimento e dunque un periodo di transizione dalla curva positiva a quella invertita, con un cambiamento nelle aspettative sui futuri tassi di interesse e sulla crescita economica da parte degli operatori economici.

La Yield Curve ai tempi del COVID

Vediamo infine il confronto tra 3 Yield Curve dell’Area Euro registrate a 3 date differenti, ovvero 30 Aprile 2020 (Verde); 30 Settembre 2021 (Rosa); 16 marzo 2022 (Azzurro). Le scadenze rappresentate sull’asse orizzontale vanno da 0 a 10 anni.

Come si può comprendere guardando le 3 curve rappresentate, al 30 aprile 2020 (apice della prima ondata pandemica di Covid-19), la curva dei rendimenti era invertita per il periodo 0-4 anni, ovvero gli operatori economici si attendevano una decrescita in un tale orizzonte temporale, e ciò ha contribuito al mantenimento di tassi di interesse bassi se non negativi per securities con tale orizzonte.

Al 30 settembre 2021, l’aspettativa deflazionistica era ampiamente rientrata, con una curva quasi piatta solo per le scadenze ricomprese tra 0 e 2 anni. Infine, oggi la curva dei tassi di interesse ha una inclinazione positiva, che conferma le aspettative inflazionistiche (più che di crescita), con un’aspettativa di rialzo dei tassi particolarmente forte nell’orizzonte 1-3 anni di maturity.

Conoscere e monitorare questi dati è fondamentale per una pianificazione finanziaria ed economica efficace, e per questo è consigliabile avvalersi di un advisor che possa consigliare la maturity appropriata per bond da emettere sulla base dell’orizzonte temporale degli investimenti in programma.

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