Categoria: Blog
  • 08 Set, 2022
  • By Marketing Kalaway

Banche Centrali: se e quando finirà l’attuale impennata dei tassi d’interesse?

Negli ultimi mesi, le notizie riguardanti i forti incrementi dei tassi di interesse approvati dalle Banche Centrali di tutto il mondo hanno attirato l’attenzione di imprese e famiglie. Questi aumenti, mirati a contrastare la crisi economica globale che stiamo vivendo, sembrano colpire direttamente settori economici cruciali. In questo articolo, esamineremo le ragioni dietro questi aumenti e se è lecito attendersi un ritorno a tassi inferiori. Esploreremo inoltre gli avvenimenti che hanno portato l’economia alla situazione attuale e l’importanza di adottare politiche di sostegno per le imprese colpite.

In particolare, di seguito vedremo:

 

La tempesta perfetta

Fin dal settembre 2021, prima dell’aggressione all’Ucraina da parte della Russia, si è assistito a un forte incremento del costo delle materie prime, che ha messo a dura prova le imprese già sature di ordinativi. Questo fenomeno è stato accompagnato da un’aspettativa del 3% di inflazione.

In quel periodo, si considerava il problema dei prezzi come un sintomo di una ripresa economica post-pandemica, con nuove sfide da affrontare e nuove stime del PIL da rivedere mensilmente. L’OECD riportava: “L’Outlook di settembre ha migliorato le stime sul PIL italiano atteso per il 2021: per l’anno in corso la crescita prevista è pari al 5,9%, rispetto al 4,5% previsto lo scorso maggio. La crescita rimarrà forte anche nel 2022, anno per cui è atteso un rimbalzo del 4,1%”.

La tempesta che abbiamo vissuto da allora, fa sembrare il mondo di un anno fa quasi irriconoscibile.

Gli avvenimenti chiave:

 

Dalla guerra in Ucraina, che ha causato la rottura delle catene di approvvigionamento delle materie prime, ai blocchi dei porti in Cina dovuti ai lockdown legati al COVID-19, l’economia globale ha affrontato una serie di sfide senza precedenti. Le sanzioni economiche imposte dall’UE e dagli Stati Uniti alla Russia hanno innescato l’incremento dei prezzi del gas e dell’energia (Elettricità, Diesel, Benzina, Petrolio per lavorazioni Plastiche). Ad oggi il prezzo dei futures sul GAS Naturale quotati alla borsa di Amsterdam è incrementato dell’ 810% rispetto al dato di inizio settembre 2021. Inoltre, l’attuale spirale inflazionistica globale ha messo a rischio alcune economie meno resilienti, portandole sull’orlo del default. Questa situazione ha generato un crollo generalizzato delle valutazioni sui mercati e ha causato la prima “vera recessione” negli Stati Uniti dal 2007.

L’arma dei tassi di interesse

Controintuitivamente, l’unico strumento a disposizione delle Banche Centrali per proteggere le economie da un collasso totale sembra essere l’aumento dei tassi di interesse. Questo aumento, che comporta una maggiore difficoltà di accesso a nuove disponibilità monetarie per famiglie e aziende, può sembrare contrario alle esigenze di sostegno economico.

Tuttavia, è necessario tagliare i fondi e chiudere il rubinetto per evitare che famiglie e imprese accumulino sempre più debiti, alimentando ulteriormente l’incremento dei prezzi.

Possiamo considerare il denaro come un bene acquistabile in un negozio, con un prezzo (tasso d’interesse) e una scadenza. Durante il periodo compreso tra il 2016 e il 2021, le Banche Centrali hanno abbassato drasticamente il prezzo del denaro attraverso il Quantitative Easing per stimolare gli investimenti aziendali e il consumo familiare, favorendo la crescita economica.

Tuttavia, l’aumento dei prezzi delle materie prime e dell’energia richiede una maggiore quantità di denaro per acquistare tali beni. Di conseguenza, si rende necessario un aumento del prezzo del denaro (tasso d’interesse) per frenare la presa in prestito e l’aumento dei prezzi.

Quando il prezzo dei beni aumenta ma il tasso d’interesse è basso, diventa conveniente prendere in prestito denaro per continuare ad acquistare anziché modificare le scelte di spesa. Questo comportamento riduce le scorte del bene soggetto all’inflazione e incentiva ulteriormente il produttore ad aumentarne il prezzo.

L’obiettivo delle Banche Centrali è di moderare l’inflazione attraverso l’aumento dei tassi d’interesse. Questa manovra mira a limitare la domanda di denaro da parte delle imprese, aumentare il risparmio delle famiglie e prevenire una spirale salari-prezzi.

Si prevede che una volta che l’inflazione tornerà a un livello coerente con le politiche delle Banche Centrali (2-3% annuo), sarà possibile avviare un percorso di riduzione dei tassi d’interesse

 

Un’arma a doppio taglio

Sebbene l’arma dei tassi di interesse rappresenti l’unica opzione a disposizione delle Banche Centrali per affrontare la crisi economica globale, va considerato che l’aumento dell’inflazione su un paniere ristretto di beni o servizi può comportare il rischio di una buona politica economica a livello sistemico, ma allo stesso tempo spingere un sottoinsieme di imprese particolarmente esposte agli aumenti dei prezzi delle materie prime o dell’energia verso il default.

Per mitigare gli impatti della crisi economica e sostenere le imprese colpite, è fondamentale affiancare la politica economica con strumenti adeguati di sostegno. In Italia, ad esempio, sono stati introdotti aiuti specifici come il Decreto Aiuti, che offre garanzie pubbliche e fondi a fondo perduto. È essenziale essere al corrente delle novità normative e avere una profonda conoscenza dei meccanismi di accesso a questi strumenti e ai requisiti necessari. Un consulente di Finanza Aziendale come KALAWAY può massimizzare l’utilizzo di tali iniziative intraprese dal governo, aiutando a mitigare gli impatti della crisi economica e adottando strumenti preventivi per proteggere le imprese dall’oscillazione dei tassi di cambio, dai costi delle materie prime e dall’aumento dei tassi di interesse.

Conclusione:

In conclusione, i forti incrementi dei tassi di interesse approvati dalle Banche Centrali di tutto il mondo sono uno strumento fondamentale per far fronte alla crisi economica globale. Sebbene possano sembrare controintuitivi, questi aumenti mirano a moderare l’inflazione e prevenire una spirale salari-prezzi. Tuttavia, è importante affiancare tali politiche con strumenti di sostegno adeguati per le imprese e le famiglie colpite dalla crisi.

La crisi economica ha avuto un impatto significativo sull’economia globale, con conseguenze negative per molte imprese e famiglie. Per mitigare gli effetti negativi, è essenziale implementare misure di sostegno mirate. Le banche centrali e i governi devono adottare politiche che favoriscano la ripresa economica, come l’erogazione di prestiti agevolati, l’implementazione di programmi di sostegno finanziario e l’adozione di politiche fiscali appropriate.

Allo stesso tempo, è fondamentale fornire consulenza finanziaria specializzata alle imprese che si trovano in difficoltà. Questo può includere la revisione delle strategie finanziarie, la riduzione dei costi operativi, la diversificazione delle fonti di reddito e l’accesso a programmi di assistenza finanziaria. KALAWAY può fornite un aiuto finanziario tempestivo e ben mirato può contribuire a stabilizzare le finanze delle imprese, consentendo loro di superare la crisi e riprendersi in modo più rapido ed efficace.

In conclusione, per far fronte alla crisi economica globale, è necessario un approccio olistico che combini l’aumento dei tassi di interesse con misure di sostegno mirate e consulenza finanziaria specializzata. Solo attraverso un’azione coordinata tra le istituzioni finanziarie, i governi e le aziende sarà possibile superare la crisi e costruire una base solida per la ripresa economica.

FONTI

Fonti: FAO, OCSE, The Guardian, BBC, Investmentweekly.uk, DW, ICE

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