Categoria: Blog
  • 26 Ago, 2021
  • By Marketing Kalaway

Il Business Plan: un documento essenziale per l’accesso al credito

Il Business Plan è ormai diventato uno strumento indispensabile per l’accesso al credito.

La quasi totalità degli istituti di credito, infatti, richiede che le domande di finanziamento, sia che si tratti di nuova finanza o talvolta anche solo del rinnovo di affidamenti già in essere, vengano accompagnate e soprattutto avvalorate dalle evidenze del Business Plan – anche detto Piano Industriale – dell’impresa. Ciò vale anche per tutte le forme finanziamento previste.

Tale documento è richiesto tuttavia per molte altre operazioni, spesso vitali per le imprese, quali l’M&A, il Private Equity, il Crowdfunding, l’emissione di Minibond e similari, specie negli ultimi tempi.

In questo articolo approfondiremo:

Il Business Plan è un documento volto a rappresentare in ottica prospettica il progetto di sviluppo imprenditoriale, con l’intento di valutarne la fattibilità e di analizzarne le possibili ricadute sulle principali scelte aziendali e sui suoi risultati economico-finanziari.

In esso devono essere affrontati sia aspetti qualitativi che caratterizzano l’impresa e il progetto, che gli aspetti quantitativi, ovvero l’analisi della sua convenienza economica e della sua sostenibilità finanziaria.

Pur essendo orientato al futuro, il Business Plan non può prescindere dal presente e dal passato dell’impresa, ragione per cui deve essere accompagnato dall’analisi dei bilanci e delle strategie aziendali degli ultimi anni, necessari a comprendere anche la coerenza dei nuovi progetti con la situazione corrente.

Il più importante requisito che deve caratterizzare un Business Plan è l’affidabilità, la quale si fonda sulla coerenza e sulla attendibilità delle ipotesi assunte. Tali ipotesi devono infatti rappresentare gli scenari più probabili alla data di redazione del piano, seguendo il principio della prudenza.


 

La struttura del Business Plan

Le sezioni in cui in genere si articola il business plan sono:

  1. Presentazione dell’azienda e della sua storia
  2. Descrizione del progetto
  3. Il mercato
  4. Il prodotto/servizio
  5. Il piano di marketing
  6. Il piano organizzativo
  7. Il piano economico-finanziario
  8. Conclusioni e stress test

 

Il piano economico-finanziario

Il documento nevralgico del Business Plan è molto probabilmente il piano economico- finanziario, rappresentante della parte “quantitativa” per eccellenza dell’intero documento. Consiste in una serie di proiezioni economico-finanziarie che rispecchiano i risultati che l’impresa programma di conseguire. È certamente la sezione da cui emerge, o meno, la sostenibilità finanziaria dell’impresa, ovvero la compatibilità tra i fabbisogni finanziari, le fonti finanziarie previste, e la capacità dell’azienda di rimborsare gli impegni che sta per assumere.

Il Piano, quindi, deve includere la previsione del fabbisogno finanziario e delle modalità di finanziamento (capitale proprio, capitale di rischio). È preferibile esporlo anche sotto forma di stima dei flussi di cassa.
È preferibile che il piano economico finanziario sia composto dalle proiezioni del conto economico e dallo stato patrimoniale, per un orizzonte temporale in genere di 3 o 5 anni, a seconda del progetto in argomento.

Nello specifico, lo stato patrimoniale previsionale ha l’obiettivo di permettere al valutatore di esprimere un giudizio sulla struttura patrimoniale e finanziaria dell’impresa, non tanto in termini di valore complessivo, quanto piuttosto di composizione.

Il conto economico previsionale ha invece come obiettivo quello di fornire al valutatore informazioni utili a meglio comprendere la redditività futura dell’impresa, anche a seguito del progetto imprenditoriale.

All’interno del conto economico previsionale, le proiezioni del Margine Operativo Lordo (EBITDA) presentano una particolare valenza finanziaria, dal momento che l’EBITDA previsionale può essere utilizzato per il calcolo di numerosi indici di bancabilità che determinano il merito di credito futuro dell’impresa.

Per affrontare al meglio periodi come quello attuale, caratterizzati da un’elevata incertezza economica generalizzata, viene assegnato un posto sempre più di rilievo a quei sistemi di pianificazione e controllo economico-finanziario che consentono, a chi governa l’impresa e ai suoi consulenti, di monitorare con tempestività i risultati aziendali attuali e prospettici ed intervenire prontamente al bisogno con le più opportune azioni correttive.

Fondamentale punto di partenza di tale processo è dunque il Business Plan, prezioso strumento che consente di orientare al meglio le decisioni imprenditoriali e comunicare efficacemente all’esterno le strategie aziendali e gli indirizzi verso cui si sta muovendo.

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