Nei giorni scorsi è uscita un puntata del podcast di Fabrick In cui abbiamo avuto l’occasione di raccontare la nostra collaborazione e i vantaggi che l’Open Finance può portare alle imprese, con particolare focus verso le PMI. In questo articolo vogliamo raccontarvi il percorso che Kalaway ha intrapreso nell’esplorazione delle nuove possibilità messe a disposizione da questo cambio di paradigma. Abbiamo infatti deciso di sviluppare nuovi servizi basati sui dati PSD2, sempre con l’obiettivo di portare valore aggiunto alle nostre aziende clienti e rafforzare il rapporto di fiducia.
In questo approfondimento vedremo:
- Open Banking e PSD2: la scelta di Kalaway
- Innovare il settore della consulenza alle imprese mettendo al centro il rapporto di fiducia
Open Banking e PSD2: la scelta di Kalaway
Abbiamo già approfondito la tematica in linea teorica dell’open banking e della PSD2, ora vogliamo raccontarvi la pratica. Kalaway ha deciso di testare in prima persona le potenzialità di questa nuova fonte dati e, pertanto, negli scorsi mesi abbiamo integrato nella nostra piattaforma il servizio di aggregazione dei conti correnti bancari grazie alla collaborazione con il partner Fabrick che permette di utilizzare le API PSD2 e sfruttare la propria licenza di Account Information Service Provider (Aisp).
Da ora il set informativo messo a disposizione nella piattaforma Kalaway si arricchirà ulteriormente di dati aggiornati “real time” e nuove funzionalità, così da rendere la nostra gestione della finanza aziendale in outsourcing ancora più completa. La collaborazione permette infatti la creazione di un unico ”luogo” digitale in cui monitorare tutti i flussi finanziari di un’azienda, in ingresso e in uscita, unendo in una singola dashboard tutti gli elementi per una gestione finanziaria e amministrativa efficiente.
A titolo di esempio, le aziende clienti avranno accesso al monitoraggio giornaliero del proprio livello di indebitamento bancario (Posizione Finanziaria Netta), verificare la situazione dei conti delle diverse banche utilizzate e prevedere future esigenze di liquidità. La scelta di affidarsi ad un partner esterno, in piena ottica “open innovation”, si è rivelata particolarmente vantaggiosa: ci ha permesso di ottenere in tempi rapidi i primi risultati tangibili, cosa che non sarebbe stata possibile attingendo alle sole competenze interne.
Innovare il settore della consulenza alle imprese mettendo al centro il rapporto di fiducia
Uno degli obiettivi di Kalaway è di portare innovazione nel settore della consulenza alle aziende. Un percorso che ci ha coinvolto a partire dalla digitalizzazione dei nostri processi interni fino allo sviluppo di una piattaforma che permette di semplificare il rapporto tra mondo impresa e mondo banca e, in generale, tutta la gestione del credito. Un fattore chiave di questo processo è stato sicuramente il rapporto di fiducia che nel corso degli abbiamo costruito con i nostri clienti. Hanno saputo accogliere con grande entusiasmo le nostre nuove proposte, potendo così validarle e apprezzarne i vantaggi.
A partire dal mese di marzo abbiamo infatti avviato un progetto pilota volto a sperimentare le potenzialità del nuovo servizio reso possibile dalla PSD2 su un gruppo di aziende selezionato. Ricordiamo, infatti, che l’accesso da parte di terze parti ai dati PSD2 è sempre subordinato al consenso del titolare dell’impresa. Grande è stato l’interesse dimostrato dalle aziende quando abbiamo presentato loro il progetto, sintomo che le PMI vogliono essere parte attiva di questo processo di cambiamento.
Sappiamo che i cambiamenti da un lato portano innovazione e maggior competitività, dall’altro possono spaventare perché significa mettere in discussione abitudini aziendali consolidate. Per questo è fondamentale che le imprese non siano sole nell’affrontare questo passaggio, ma che abbiamo al loro fianco un partner che siano in grado di guidarle e farne apprezzare il valore aggiunto generato. Kalaway punta a farlo per quanto riguarda tutti gli aspetti legati al credito e alla finanza aziendale.
Infine, ci teniamo a ringraziare le aziende che fino ad oggi ci hanno dato fiducia, dimostrando nei fatti che l’open innovation è davvero possibile solo se si riesce a coinvolgere tutti gli attori della filiera.
