Punto di partenza: la bozza della Legge di Bilancio 2022. Tra i punti in discussione, di cui ormai si ha la conferma, la proroga del Fondo di Garanzia al 30 giugno 2022, ma con garanzie rimodulate e ridotte.
Vediamole in dettaglio.
Lo strumento oggetto della proroga, il Fondo di Garanzia appunto, continuerà ad essere un punto di riferimento per tutte le imprese che necessitano di credito.
Dobbiamo però fare delle precisazioni, fino al primo aprile, infatti, le garanzie saranno gratuite. Successivamente, dovranno invece essere pagate. La bozza prevede, come modalità di pagamento una commissione da versare direttamente al Fondo. Facendo un focus sulle percentuali di copertura del Fondo, invece, rimangono all’80% le garanzie per i finanziamenti oltre i 30 mila euro ma solo se finalizzati a investimenti. Cambia invece la copertura prevista sui prestiti per la liquidità che scende al 60%.
La bozza prevede siano ridotte anche le garanzie sui prestiti entro i 30 mila euro, che passano dal 90 all’80%; anche queste coperture si pagano dal primo aprile.
Dovrebbero invece terminare, al 31 dicembre 2021 le moratorie.
Dal primo luglio, le aziende vengono classificate in base alla loro classe di rating. Si ritorna, quindi, a considerare il sistema a fasce. Le aziende, infatti, vengono classificate in 5 fasce.
Per le imprese virtuose, il cui rating oscilla tra 1 e 2, quindi appartenenti alle prime due fasce, le percentuali di copertura per i finanziamenti sopra i 30 mila euro resteranno all’80% per gli investimenti. Solo per questo gruppo di aziende, inoltre, per i finanziamenti destinati alla liquidità, la copertura sarà al 60%.
Per le aziende appartenenti alle ultime tre fasce (quindi che hanno un rating che va da 3 a 5), la garanzia resta all’80% per tutti i tipi di prestiti.
Con la nuova bozza, viene reso definitivo un altro elemento di flessibilità. Il Fondo, infatti, offre la possibilità alle aziende in fascia 5, più in difficoltà, di accedere alla garanzia.
Inoltre, viene prolungato per il 2022 l’innalzamento da 1 a 5 milioni della soglia massima di finanziamento garantito che ogni singola impresa può chiedere al Fondo.
Dalla bozza della Legge di Bilancio emerge un’altra novità che riguarda un limite massimo di impegni fissato annualmente entro cui opererà il Fondo di Garanzia. Il sistema provvisorio per l’anno prossimo sarà fissato dalla legge di bilancio.
Un’ultima novità che si assume dalla bozza di Legge è l’inserimento di un nuovo Fondo, a sostegno di quello già presente che rimarrà attivo anche alla fine delle misure di emergenza per il Covid. Un supporto ulteriore dedicato alle imprese dei settori che più hanno sofferto.